Thursday, April 07, 2005

La Vittoria di Nichi

Silvio Berlusconi's last-ditch effort to mollify the electorate by promising the withdrawal of Italian troops from Iraq by September was to no avail. "Netta affermazione del centrosinistra alle elezioni regionali" (Reuters, "Regionali: Centrosinistra 11 a 2, Vendola avanti in Puglia," 4 Apr. 2005), winning 11 out of 13 regional elections. "Heading in to the elections, the conservatives held eight of the 13 regions, compared to five held by the center-left opposition. The opposition now controls 16 of Italy’s 20 regions" (ISN Security Watch, "Italian Opposition Sweeps Regional Polls," 6 Apr. 2005).

Berlusconi's allies are furious.
"This vote was a referendum on Berlusconi, and people turned their backs on him,'' said Bruno Tabacci, head of the lower-house's industry committee and member of the No. 3 party in the ruling coalition, the Union of Christian Democrats. "It's clear that we need to present ourselves at the next elections with a new candidate,'' Tabacci said on Radio 24 today in Rome. (Steve Scherer, "Berlusconi's Allies Attack, Seek New Leader After Vote Setback," Bloomberg.com 7 Apr. 2005)
Sweet.

Sweeter yet is the victory of Nichi Vendola, an openly gay (and very handsome) candidate of Partito della Rifondazione Comunista who had won the primary of the center-left coalition and then defeated outgoing president Raffaele Fitto in the former Christian Democrat stronghold Puglia in southern Italy.


Il voto "Non vincerà mai". Così profetizzava il professor Sartori, il politologo preferito nel centrosinistra. Il quale, accademicamente, paragonava le primarie pugliesi a quelle americane. Negli Usa è un dogma: i militanti tendono a scegliere candidati radicali, non in grado di intercettare i voti di centro, indispensabili alla vittoria sull'avversario. Così i Democrats si sono spiegati, ogni volta che perdevano, come mai il loro candidato non avesse vinto. Un dogma peraltro smentito più volte, anche nelle ultime elezioni Usa, nelle quali il moderato Kerry è stato battuto dal presidente Bush. Ma evidentemente qualcuno non se n'è accorto e così ha sbagliato previsione anche per la Puglia.

Questo giornale no. Sin dall'inizio abbiamo sostenuto la tesi opposta, e cioè che proprio la radicalità "gentile" di Vendola avrebbe fatto la differenza. Così è stato. L'altra tesi clamorosamente smentita dai risultati riguarda l'effetto del cosiddetto voto disgiunto. La legge elettorale pugliese, infatti, permette di votare il candidato presidente di una coalizione e contemporaneamente un partito dell'altra. Fitto (che ora tutti in Puglia chiamano "Scon/Fitto") aveva fortemente voluto questo meccanismo, desideroso di convogliare sulla sua persona i voti dei "moderati" del centrosinistra, sopratutto della Margherita e dell'Udeur. Durante lo spoglio, quando le proiezioni della Nexus davano in recupero Fitto, anche Massimo D'Alema si è sbilanciato, affermando che la coalizione aveva vinto ma che il presidente era ancora incerto a causa del candidato "difficile" del centrosinistra.

Affermazione peraltro già esplicitata nei giorni precedenti. Ma anche D'Alema, che certo conosce la Puglia molto meglio di Sartori, è stato avventato nelle previsioni. I dati finali confermano: Vendola ottiene 100mila voti in più della sua coalizione. Anche Fitto sorpassa, in voti assoluti, il centrodestra, ma di 90mila preferenze. E, guardando alle percentuali, si scopre che quella del candidato del centrodestra è lievemente inferiore a quella dei partiti che lo sostenevano, mentre per Vendola è il contrario. In sostanza, il voto disgiunto, come sottolineavano ieri tutti i giornali pugliesi, è stato un boomerang per l'ex presidente. E, seppur di pochissimo, ha premiato Vendola. (emphasis added, G.I., "Il terremoto Vendola non travolge solo Fitto: La vittoria di un radicale in una regione come la Puglia smentisce tutti i teoremi sulla conquista del centro," AprileOnLine.info 233, 6 Apr. 2005)

In short, Nichi Vendola's victory decisively refutes the American dogma that militants on the left, choosing radicals, can't attract votes at the center and lose to the right -- the dogma that the Democrats in America and the center-left in Italy promulgate, even though it has been often contradicted, as in the moderate John Kerry's loss -- as Vendola won 100,000 more votes than the center-left coalition.

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